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Nel IV Quarterly Meeting 2025, Esseco Industrial ha fatto il punto su un anno complesso per la chimica europea, segnato da instabilità globali e nuove sfide competitive, delineando la propria visione futura: investire per crescere, anche nei momenti più difficili.

Lo scenario globale resta critico: costi energetici elevati, domanda debole, sovracapacità produttiva cinese e forti tensioni internazionali stanno ridisegnando le filiere. L’industria europea è appesantita da burocrazia, tassazione, lentezze autorizzative e carenza di investimenti in R&S. A peggiorare il quadro, si aggiungono le difficoltà negli approvvigionamenti: i fornitori tradizionali non garantiscono più continuità, e aumentano le segnalazioni di fermi produttivi, chiusure e ritardi. Anche i segmenti di specialità subiscono una pressione crescente, segno di una crisi sistemica e non solo congiunturale.

Nonostante tutto, Esseco Industrial non si ferma. Al contrario, rilancia. Per il prossimo triennio ha varato il proprio piano industriale più impegnativo di sempre, distribuito su tutti i siti produttivi della holding. L’obiettivo è rafforzare i prodotti core, garantire la continuità operativa, anticipare le normative e accelerare sull’innovazione tecnologica. Una scelta chiara di visione, coerenza e resilienza.

Adattabilità è la parola chiave. L’azienda lavora per ridurre l’impatto energetico, rendere più flessibile la gestione delle materie prime e reagire al cambiamento con impianti più evoluti e dinamici. La disponibilità e la qualità delle risorse non sono più scontate: servono nuovi fornitori, nuove geografie e nuovi strumenti tecnici per garantire efficienza e continuità.

In questo percorso si inserisce la strategia M.A.C.R.O. (Merging, Acquisition, Capex, Reducing Opex): un piano integrato che unisce crescita per linee esterne, ottimizzazione dei costi, consolidamento industriale e visione di lungo periodo.

La strategia industriale guarda con chiarezza ai comparti a più alto valore aggiunto – cura della persona, alimentare, farmaceutico – e ai mercati più promettenti, come Spagna e Stati Uniti. Al contrario, viene esclusa l’allocazione di risorse nei settori oggi più colpiti in Europa, come automotive, edilizia, carta e tessile, dove la crisi appare strutturale.

È una fase di transizione. Ma anche un momento di maturazione. Esseco Industrial si mostra più consapevole, pronta a uscire dalla propria zona di comfort e a scegliere, con lucidità, dove e come investire. Perché il mondo non aspetta. E la chimica del futuro si costruisce oggi.

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