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In previsione della fusione aziendale avvenuta a inizio gennaio, Altair Chemical ha redatto il suo primo Bilancio di Sostenibilità, relativo all’anno 2022, dei suoi due stabilimenti a Saline di Volterra (Pisa) e Pieve Vergonte (Verbano-Cusio-Ossola). Un documento formale dove certifica il proprio impegno in termini di ESG, ovvero dal punto di vista ambientale, sociale e di governance. Un’esperienza non nuova nel sito pisano che da nove anni rientra nel bilancio di sostenibilità del comparto chimico toscano.

“Abbiamo acquisito lo stabilimento di Saline di Volterra nel 2011 mentre abbiamo rilevato il sito di Pieve Vergonte da un tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo economico nel 2019 – dichiara Roberto Vagheggi, Direttore Generale di Esseco Industrial e CEO della divisione Cloro-Alcali che occupa complessivamente 186 dipendenti con un fatturato totale di circa 420 milioni di euro – In questi anni abbiamo avviato un percorso di rinnovamento e potenziamento produttivo e di attenzione ambientale che continua ancora oggi con ingenti investimenti. Nel nostro primo bilancio di sostenibilità aziendale illustriamo le tante progettualità di ricerca e sviluppo realizzate negli anni e l’impegno per la sicurezza e la sostenibilità lungo tutta la filiera, con certificazioni di qualità dei nostri processi. Essendo imprese energivore – prosegue Vagheggi – abbiamo da sempre lavorato per un utilizzo responsabile delle fonti energetiche. Oltre all’installazione dei pannelli fotovoltaici sui siti produttivi, abbiamo siglato un Power Purchase Agreement capace di fornire 43.800 MWh annui e abbiamo fondato Renewability, società consortile che riunisce diverse realtà industriali con un investimento di 11 milioni di euro.”

A tale scopo hanno avuto un grande impatto le due centrali idroelettriche di Pieve Vergonte, capaci di portare complessivamente 18 MW di potenza, portando così al 75 per cento l’energia a zero emissioni nel sito piemontese. Completano poi il mix energetico di Altair Chemical due cogeneratori ad alto rendimento – i cui fumi vengono riutilizzati in parte nei processi – e il vapore prodotto con l’idrogeno (risultante dell’elettrolisi), il cui residuo non utilizzato nella produzione di acido cloridrico viene poi valorizzato in un generatore bifuel. “Limitiamo le emissioni in atmosfera e rimettiamo l’acqua nell’ambiente dopo il suo utilizzo – spiega Vagheggi – L’approccio circolare è evidente anche in diverse produzioni tra cui il cloruro ferrico.”

All’interno del Bilancio di Sostenibilità sono indicati anche gli obiettivi nel breve e lungo termine per la divisione di Esseco Industrial. Dall’incremento dell’energia autoprodotta per migliorare l’efficientamento energetico CO2 free, agli studi di fattibilità per la riduzione del consumo idrico, all’utilizzo di camion elettrici e al potenziamento del trasporto ferroviario per diminuire le emissioni a effetto serra. Dal sostegno alle iniziative culturali e benefiche sui territori, come lo stadio a Saline e la mensa aperta alla comunità a Pieve Vergonte. Dalla ferma decisione di proseguire la politica di sicurezza per conseguire “zero infortuni”, sino all’applicazione di software innovativi per il monitoraggio energetico e produttivo.

Il benessere e la sicurezza dei collaboratori nonché l’attenzione alle comunità locali che ospitano i nostri stabilimenti, su cui vogliamo continuare a investire in innovazione ed efficientamento, – conclude Roberto Vagheggi – rappresentano per noi prerogative indispensabili per lo sviluppo futuro aziendale, così come proseguire nella riduzione dell’impatto ambientale, nella tutela della risorsa idrica e nell’incremento dell’approvvigionamento di energia a zero emissioni per soddisfare le richieste di mercato.”

Per sfogliare il Bilancio di Sostenibilità, qui il link.

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