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Essenziale per la regione Toscana, ma poco percepito visto il suo principale impiego nella fornitura di beni intermedi, il settore chimico supporta e promuove numerose filiere produttive, trasferendo così innovazione e competitività, mantenendo all’interno del territorio gran parte della ricchezza economica prodotta.

Altair Chimica, insieme ad altre 18 aziende della regione Toscana, ha voluto rendicontare volontariamente i propri dati economici, sociali e ambientali attraverso il Bilancio di Sostenibilità (ultimo disponibile quello relativo al 2021, realizzato nel 2022), documento che mostra l’assoluto valore del comparto chimico toscano.

La sostenibilità economica

Grazie alla loro capacità di combinare in modo efficace le risorse disponibili, le imprese del settore chimico sono in grado di valorizzare le caratteristiche distintive dei prodotti e dei servizi locali, promuovendo così uno sviluppo sostenibile. In particolare, il valore economico generato nel 2021 è stato di 3,1 miliardi di euro.

Per quanto riguarda Altair Chimica, tutti i dipendenti hanno ricevuto un aumento di stipendio del 5% a partire da gennaio 2023, grazie ad una scelta messa in atto dagli azionisti di ESSECO GROUP, di cui Altair Chimica fa parte, comunicata dal proprio Amministratore Delegato, Ing. Francesco Nulli (per maggiori informazioni, leggi qui). L’ intervento non è il primo di questo genere, dato che gli azionisti di Esseco avevano già deliberato l’estate scorsa un contributo una tantum crescente al diminuire della fascia di retribuzione per affrontare l’aumento del costo della vita conseguente alla crisi internazionale.

Per la sua visione innovativa, Altair Chimica incarna oggi una struttura proiettata verso il futuro, in grado di offrire prodotti e servizi di alta qualità, a beneficio della sostenibilità economica, del mondo industriale e della società nel suo complesso.

La sostenibilità sociale

Le imprese dell’industria chimica in Toscana si impegnano a collaborare con tutti i loro stakeholder, creando rapporti duraturi basati su reciproco rispetto e fiducia al fine di integrare le loro aspettative nelle strategie aziendali. È essenziale porre l’accento sulla sicurezza, la salute, la tutela dei diritti dei lavoratori e la garanzia dell’occupazione, ma anche investire nelle relazioni con la comunità e le istituzioni.

Le persone occupate sono 4.533, di cui il 92% con un contratto a tempo indeterminato e quasi il 12% è di genere femminile, superando quota 20 punti percentuali per le posizioni manageriali. Nel 2021, sono state erogate quasi 80.000 ore di formazione ai dipendenti e strette 49 partnership con scuole e università.

Grazie alla scelta di affidare ruoli di responsabilità a professioniste qualificate, Altair Chimica è riuscita a raggiungere risultati che rappresentano un’eccezione nel panorama dell’industria chimica, inserendo nelle posizioni apicali dell’azienda circa il 50% di manager donne: caratteristica, questa, che la rende un punto di riferimento per il settore. Tale presenza è spiccatamente forte nelle aree legate alla sostenibilità, con ruoli come quello – importantissimo – di Energy Manager, ricoperto dall’Ing. Annalisa Montagnani, capaci di incidere fortemente ed efficacemente sulle performance aziendali, promuovendo una rapida transizione verso l’utilizzo di quote sempre maggiori di energie rinnovabili.

La sostenibilità ambientale

Il rispetto dell’ambiente costituisce, infatti, uno dei pilastri delle strategie di sostenibilità delle aziende del settore chimico. È ampiamente diffusa l’idea che la crescita e lo sviluppo delle imprese debbano includere come priorità la riduzione costante degli impatti ambientali e la ricerca di soluzioni innovative per migliorare l’utilizzo delle risorse.

Nel 2021, i costi sostenuti dalle aziende del comparto per l’approvvigionamento di energia elettrica, combustibili e vapore sono pari a circa 300 milioni di euro, che hanno un’incidenza di circa il 10% rispetto al valore della produzione.

Un altro dato interessante riguarda l’attività di riciclaggio: il 76% dei rifiuti prodotti dal settore chimico toscano viene riciclato, mentre i m³ di acque riciclate risultano 2,3 milioni.

In quest’ottica, Altair Chimica, da sempre impegnata nella ricerca e sviluppo di tecnologie sostenibili per una produzione all’avanguardia, dedica la massima attenzione alla sostenibilità ambientale e investe direttamente nell’auto-produzione di energia, sia attraverso impianti di cogenerazione, che attraverso pannelli solari. Proprio negli ultimi anni i rendimenti complessivi di questi impianti sono stati vicini al massimo valore teorico, ovvero intorno al 90% (per approfondire, leggi qui).

Complessivamente, la società è arrivata a coprire oltre il 70% dei propri bisogno energetici attraverso autoproduzione e a contratti lungo termine per la fornitura di energia da fonti rinnovabili, investendo direttamente, insieme a primarie aziende, nella costruzione di grandi impianti fotovoltaici e prossimamente eolici.

La sostenibilità come driver del futuro

In uno scenario nel quale il costo dell’energia elettrica è in costante aumento, per le imprese del comparto chimico, per loro natura tendenzialmente energivore, la transizione verso fonti energetiche rinnovabili diventa un fattore competitivo imprescindibile ma rappresenta nel contempo un contributo molto concreto nel contrastare il cambiamento climatico. Questa transizione impiegherà un numero crescente di risorse nei prossimi anni: in questo senso la chimica toscana può rappresentare un settore ricco di opportunità lavorative per i giovani.

 

Al seguente link è possibile leggere il Bilancio di Sostenibilità 2021 del comparto chimico toscano: https://www.altairchemical.com/wp-content/uploads/2023/04/Brochure-di-sintesi-Bilancio-Sostenibilita-Chimico-Toscano-2021_compressed.pdf

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